mercoledì 13 gennaio 2021
 
Il successo letterario per me

Il successo in letteratura – ma quello che sto per dire, secondo me, vale per ogni espressione del successo – io l’ho raggiunto nel momento in cui ho finito di leggere un mio manoscritto e ho sentito che era pronto.

Poi ho sentito che questo successo è aumentato quando qualche lettore lo ha letto e ne ha dato un giudizio autentico e sentirò un ulteriore aumento del mio successo se i lettori aumenteranno in modo significativo e potrò vivere di scrittura creativa: non c’è cosa più bella che guadagnare, anche un minimo e di meno rispetto ad altre attività, con quello che ti piace e a me piacerebbe a tempo pieno viaggiare - soprattutto a piedi -, leggere e scrivere. I lavori che ho svolto finora, li ho svolti con impegno e serietà ma non mi sono mai piaciuti, non hanno mai riempito il mio spirito.

Possono sembrare parole scontate ma è proprio così, non mi interessa il successo mio diretto ma di quello che scrivo; mi infastidiscono le presentazioni, le andate in onda e cose simili e spero che le potrò sempre evitare; mi può stare bene una ben organizzata e discreta sessione di firma.

Se potessi tornare indietro, sarei rimasto anonimo. Ormai è fatta :-) e cercherò di stare il più in disparte possibile.
Questo mio modo di intendere il successo non può andare bene per chi vive di apparire e non di essere ma chi vive di apparire USA la letteratura o altro non vive di una passione.

Ho fatto qualche errore come ma qualche errore è inevitabile e ci vuole per farti maturare.

Proprio perché penso che il vero successo inizia davvero quando l’autore è soddisfatto del proprio lavoro e lo ritiene pronto che non condivido nel modo più assoluto quanto mi viene spesso detto: “Che pubblichi a fare, gli scrittori restano tutti squattrinati”, “Se non sei sicuro di un ritorno economico perché perdi tempo a scrivere”, “Gli scrittori se diventano famosi e solo dopo la morte”. Mah! Chiacchiere di chi sa poco o nulla di letteratura e delle soddisfazioni che possono arrivare anche solo dal piacere di fare qualcosa, e vuol per forza aprire bocca. Molti scrittori vivono di scrittura e alcuni son anche milionari, non è semplice raggiungere questi obiettivi, d’accordo, ma ci sono, resta il fatto che quando tu hai creato qualcosa che sia una storia o un dipinto o una scultura o se sei un calciatore e hai compiuto in campo un goal memorabile, non c’è altro che possa riempire davvero la tua vita.

Detto cosa sia per me il successo, poi bisogna solo essere se stessi e il tutto può venire da sé. C’è chi come Robert Pirsig lo ha raggiunto dopo tante porte in faccia con solo un libro, c’è chi lo raggiunge con 100 libri e chi lo raggiunge semplicemente distribuendo il suo romanzo con fotocopie e file. Se si leggono le biografie di tanti personaggi di successo, quasi tutti hanno avuto porte in faccia e la vita in salita: penso sia normale e necessario.